Riso bianco lavorato, tipo japonica, con granello di tipo Lungo A di media lunghezza e forma tondeggiante.
Il Carnaroli è indubbiamente considerato il migliore fra i risi italiani; ha chicchi grossi, consistenti e risulta eccellente per la tenuta in cottura in qualsiasi preparazione: è quindi ideale per la realizzazione di risotti pregiati come per piatti speciali regionali e ricette raffinate, riuscendo ad esaltare, amalgamandoli, i sapori di tutti gli ingredienti e dei cibi piu’ diversi. L’alto contenuto di amilosio (non dimentichiamo che ad alti valori di amilosio corrispondono migliori attitudini alla cottura!) e la capacità del Carnaroli di cederlo progressivamente durante la cottura, si associano ad una grande capacità di assorbire i condimenti, caratteristiche che rendono questa varietà di riso veramente incomparabile per risotti al dente, mantecati superbamente: con il Carnaroli si ottiene sicuramente il massimo!
Porzione suggerita: 90 g circa
Tempo di cottura:16-18 minuti c.a.


Riso bianco lavorato, tipo japonica, con granello di tipo Lungo A, di media lunghezza e forma tondeggiante.
E’ indubbiamente la varietà di riso piu’ conosciuta dai consumatori, presente da decenni sulle nostre tavole, tanto da poter essere considerato all’interno della tradizione gastronomica italiana, il riso da risotti per antonomasia, L’arborio ha un chicco particolarmente grosso e possiede un’ottima resistenza alla cottura.
Durante la cottura il calore penetra prima la parte piu’ esterna, mentre il nucleo, ricco di amido, rimane maggiormente al dente; e proprio l’alto contenuto di amilosio lo rende una varietà particolarmente indicata per la realizzazione di risotti ben mantecati; è ottimo inoltre per risi lessati, al sugo e per timballi.
Porzione suggerita: 90 g circa
Tempo di cottura: 16-18 minuti c.a.
Riso semigreggio (detto anche sbramato), tipo japonica, con granello di tipo Lungo A, di media lunghezza, forma tondeggiante
L’Arborio integrale conserva la parte più esterna (pericardio) di colore scuro e ricca di fibra, vitamine e sali minerali e risulta pertanto più completo dal punto di vista nutritivo; in cucina, dato il suo sapore più intenso e deciso rispetto al riso bianco, si accosta preferibilmente ad altri cibi e condimenti dal gusto altrettanto deciso: non solo carni e formaggi, ma anche legumi, verdure e cereali come farro ed orzo.
La presenza della pellicola esterna del chicco richiede tempi di cottura molto più lunghi del riso bianco: basta però metterlo a bagno qualche ora circa prima di cuocerlo, avendo cura di riutilizzare l’acqua in cui è stato immerso, (in modo da poter conservare la ricchezza di tutti i suoi principi nutritivi ) e i tempi di cottura si ridurranno notevolmente.
Ha una ridotta capacità di cedere amido durante la cottura e di assorbire sughi e condimenti, ciò non lo rende particolarmente indicato per la realizzazione di risotti. E’ ideale invece per la cottura pilaf e la preparazione di minestre e zuppe rustiche, piatti freddi, insalate.
Porzione suggerita: 90 g circa
Tempo di cottura: 45-50 minuti c.a.


Riso bianco lavorato di tipo Indica, con granello di tipo Lungo B, di forma affusolata
Molto diffuso in Oriente ed in America si distingue per i chicchi lunghi, stretti ed appuntiti, quasi trasparenti, la cui pasta dura e compatta cede poco amido durante la cottura, caratteristica questa che lo rende poco adatto ad un suo utilizzo per la preparazione di risotti; estremamente indicato per la cottura al vapore o pilaf , che ne mette in evidenza, esaltandolo, il caratteristico aroma di legno di sandalo, è ideale come contorno a piatti di carne o pesce, ricette a base di curry ed insalate fredde.
Porzione suggerita: 90 g circa
Tempo di cottura: 13-15 minuti c.a.